lunedì 5 aprile 2010

La lettera mai spedita

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Dal blog di Dino Messina sul "Corriere della Sera" del 10 giugno 2009:

«Oggi le pagine culturali di "Avvenire" pubblicano un lungo resoconto di Antonio Airò del convegno su papa Pio XI organizzato dall'Ambrosianeum di Milano. L'articolo di Airò si apre con la notizia del ritrovamento di un documento negli archivi per la fondazione delle scienze religiose di Bologna in cui si esprimeva la ferma opposizione alle leggi razziali. "Il no fermo alle leggi razziali volute da Mussolini - scrive Airò - fu espresso in una lettera che il cardinale Pacelli, futuro Pio XII, aveva scritto nell'estate 1938 a nome del Pontefice perché fosse consegnata personalmente al Duce". La lettera non fu mai spedita. Questa scarna notizia, di cui vorremmo sapere di più, rende attuale un articolo da me scritto il 19 settembre dell'anno scorso in cui davo conto del contrasto tra Pio XI e il futuro Pio XII. Ve lo ripropongo.»

"Il no di Pio XI alle leggi razziali"

Qui l'articolo su "Avvenire".

Può darsi che Antonio Airò, consapevole che si tratta di materiale assai "compromettente", inizia di proposito il suo articolo con questa notizia, per farla sembrare innoqua, nella speranza dunque che i lettori leggano soltanto il "no fermo alle leggi razziali" (da parte "della Chiesa" naturalmente, la lettera fù persino scritta da Pacelli! ...) magari sorvolando che la lettera non fù mai spedita, comunque senza trarne conclusioni tanto "assurde" quali che potesse essere stato lo stesso reverendissimo Pacelli a trattenere la missiva.

Cosa che non ci dice nemmeno Dino Messina, si rammenta all'occasione soltanto di un suo articolo precedente nel quale evidenziava il "contrasto tra Pio XI e il futuro Pio XII".
Lungi dal voler tramare una "leggenda nera" su Pio XII - sono i documenti stessi a parlare.

Sull'articolo che Dino Messina ci ripropone, vedi: "Come Pacelli censurò Pio XI"

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