lunedì 5 aprile 2010

Pacelli distrugge il discorso di Pio XI

per il decennale dei Patti lateranesi

L'"enciclica scomparsa", la "Humani Generis Unitas", è ben nota e viene spesso nominata, meno noto, in quanto di solito si evita di farne alcun'accenno, è invece il discorso che Pio XI preparò per il decennale dei Patti lateranesi.

Le celebrazioni dovettero tenersi l'11 febbraio 1939 - divennero invece dei giorni di lutto: Pio XI era morto nella notte dal 9 al 10 febbraio in seguito ad un'attacco cardiaco.

Pio XI tenne segreto il contenuto del suo discorso, anche se ne parlava spesso ad interlocutori diversi:

«Secondo il solito, il tutto rimase sempre nascosto a tutti. Nessuno lo vide, neppure l'Eminenza Cardinal Pacelli. Il Papa - come aveva fatto per il discorso di Natale - lo fece scrivere a macchina da monsignor Confalonieri. L'8 febbraio, per ordine del Santo Padre, il testo già scritto a macchina fu dato in lettura a Pacelli che lo vide subito nell'appartamento pontificio, suggerì alcune modifiche e subito dopo, per mezzo Confalonieri, fu portato alla stanza segreta della tipografia.»

(da una nota di Domenico Tardini, addetto alla Segreteria di Stato presieduta da Pacelli, in "Pio XI, Hitler e Mussolini" di Emma Fattorini, pagina 213)

A Pio XI stava molto a cuore il suo discorso; vi aveva posto delle grandi aspettative.

Tuttavia, a causa del suo improvviso decesso, non sarà mai pronunciato. Pacelli non vi fà alcun accenno davanti ai vescovi già radunati a Roma.

Non solo: Non appena deceduto il suo predecessore, Pacelli ordina di distruggere tutto il materiale riguardante il discorso.

E' di nuovo Domenico Tardini a lasciarci le istruzioni dettagliate di Pacelli:
(ritrovate soltanto di recente all'apertura degli Archivi segreti vaticani e pubblicate da Emma Fattorini in "Pio XI, Hitler e Mussolini", pagina 214)

Ore 12.40 del 15 febbraio 1939

Mi telefona Montini. Gli ha telefonato il cardinale Pacelli per dare i seguenti ordini:

1. che Monsignor Confalonieri consegni tutto quel materiale che ha circa il discorso che il Santissimo Padre Pio XI aveva preparato per la adunanza dell'11 febbraio.

2. che la tipografia distrugga tutto il materiale che ha (bozze, piombi) sullo stesso discorso.

3. che Pizzardo è autorizzato a leggere quel discorso per sua personale conoscenza.

Ore 13. Vado da Confalonieri il quale mi consegna tutto quello che ha. Un'altra copia dattiloscritta e il manoscritto di Sua Santità. Poi mi assicura che darà gli opportuni ordini in tipografia.

Ore 18,35. Mi telefona Confalonieri per annunciarmi che il vice direttore della tipografia pensa oggi stesso, personalmente, a distruggere tutto il materiale preparato in modo che non ne rimanga «neppure un rigo».

A parte il discorso, per il giorno seguente era in programma un'incontro personale di Pio XI con i vescovi riuniti a Roma, in occasione del quale il papa voleva sentire di persona le opinioni dei singoli vescovi sulla situazione (politica) attuale. Molto probabilmente anche questi incontri erano ritenuti da certi alti prelati non meno "pericolosi" del discorso stesso …

Un'altro indizio di come Pio XI non si fidasse ormai più di nessuno, nemmeno di Pacelli, è la risposta che il nunzio apostolico il 9 febbraio 1939 diede a Ciano che si era informato di cosa il papa aveva intenzione di fare: «Non lo so, perchè il Santo Padre, quello che farà, non lo dice a nessuno; ma certo farà qualche cosa di grosso.»

Forse nemmeno Tardini si fidava più di Pacelli, visto come documenta minuziosamente gli avvenimenti, in maniera neutra, ma senza tralasciare fatti "incriminatori" contro Pacelli ("riuscì ad impedirlo", "nessuno lo vide, nemmeno Pacelli", le istruzioni dettagliate di qui sopra …)

Nel 1953 Tardini poi rifiutò la nomina a cardinale da parte di Pio XII, accettandola invece nel dicembre 1958 da Giovanni XXIII. Senza voler trarne conclusioni troppo affrettate, ci sarebbe da chiedersi il perchè (non il perchè ufficiale della Chiesa beninteso).

Almeno una copia del discorso dev'essersi comunque salvata. E' soltanto 20 anni più tardi che papa Giovanni XXIII ne cita alcuni passaggi in occasione del ventesimo anniversario della morte di Pio XI.

Nessun commento: