lunedì 5 aprile 2010

Attacchi celati contro Pio XI

Attacchi più o meno celati contro Pio XI

Nel luglio del 1938 apparve il "Manifesto della razza", redatto e firmato da dieci professori universitari italiani; fù pubblicato prima il 15 luglio in forma anonima sul "Giornale d'Italia" con il titolo "Il fascismo e i problemi della razza", poi anche su altri giornali e riviste. Vi aderirono poi anche molte altre personalità - e servì da base per la legislazione antiebraica.

Pio XI definì le sue tesi "una forma di vera apostasia".
In diversi discorsi sottolinea che "cattolico vuol dire universale, non razzistico, nazionalistico, separatistico"; queste ideologie finiscono con il "non essere neppure umane."
Si chiede pure "come mai, disgraziatamente, l'Italia avesse bisogno di andare ad imitare la Germania."

A ciò seguono prontamente dei contrattacchi:
>  da parte dei fascisti
>  della «Civiltà Cattolica»
>  di Mussolini personalmente

Gesuiti ed "altri cattolici"

Nell'agosto del 1938 il quotidiano "Regime Fascista" ripropose una serie di articoli virulentemente antisemiti pubblicati nel 1889 dalla rivista gesuita "Civiltà Cattolica", per dimostrare a Pio XI che questi provvedimenti antiebraici erano infatti nel senso della Chiesa.

"Regime Fascista" così commenta gli articoli:

«Noi ci accorgiamo, alla fine di questo studio vigoroso [della "Civiltà Cattolica"], che gli Stati e le società moderne, e persino le più sane e coraggiose nazioni d'Europa, l'Italia e la Germania, hanno molto da imparare dai padri della Compagnia di Gesù. E confessiamo che il fascismo è molto inferiore, sia nei propositi, sia nell’esecuzione*, al rigore della Civiltà cattolica. Ma confessiamo anche lo stupore doloroso e lo sdegno che ci assalgono quando ci poniamo a considerare questa leale e generosa [sic !] battaglia dei sapienti e irreprensibili gesuiti, di fronte all'atteggiamento di altri cattolici».

Con "altri cattolici" ci si riferiva beninteso a Pio XI:

«Se non fossimo cattolici, oggi avremmo accettate con entusiasmo le parole del Santo Padre, così come le hanno accettate e comunisti e massoni e socialisti e giudei e protestanti, che sono i nemici conclamati della Chiesa.»

(* Roma, p.e., fù l'ultima città d'Europa ad abbattere le mura del suo ghetto, definitivamente soltanto nel 1870 quando la città, fino allora capitale dello Stato pontificio, divenne capitale d'Italia; oltre ad altre discriminazioni antiebraiche a cui si potrebbe fare riferimento.)

N.B. Il 9 settembre, tre giorni dopo il commosso discorso di Pio XI ("spiritualmente siamo tutti semiti"), la «Civiltà Cattolica» difese la sua campagna antisemita del 1889, in quanto «ispirata dallo spettacolo dell'invadenza e prepotenza giudaica».

Discriminazioni razziste accette a Dio

Commentando il "Manifesto della razza", la "Civiltà Cattolica" contrasta le prese di posizione di Pio XI:

«Chi ha presente le tesi del razzismo tedesco, rileverà la notevole differenza di quelle proposte da questo gruppo di studiosi fascisti italiani. Questo confermerebbe che il fascismo italiano non vuol confondersi col nazismo o razzismo tedesco intrinsecamente ed esplicitamente materialistico ed anticristiano.»

Il che significherebbe:

1. Le leggi razziali italiane, contrariamente a quelle tedesche, non sono affatto anticristiane; si può dunque introdurle con serena pace d'animo

2. non sono dunque da considerarsi un'apostasia (come Pio XI erroneamente le definisce)

3. Il fascismo italiano non imita affatto quello tedesco (come vuol far credere Pio XI)

4. Nel "Manifesto della razza" viene stabilito che "il concetto di razza è concetto puramente biologico" e che "la questione del razzismo in Italia deve essere trattata da un punto di vista puramente biologico, senza intenzioni filosofiche o religiose."
Con ciò la "Civiltà Cattolica" priva gli odierni apologeti dell'unico argomento (di per se ridicolo) ancora rimastogli: che la Chiesa ha sempre combattuto l'antisemitismo razzista.

(Risulta comunque da articoli più anziani su "Civiltà Cattolica" che essa usava eccome il termine di "razza" per segregare e demonizzare gli ebrei: «Oh how wrong and deluded are those who think Judaism is just a religion, like Catholicism, Paganism, Protestantism, and not in fact a race, a people, and a nation! ... For the Jews are not only Jews because of their religion ... they are Jews also and especially because of their race.» (circa 1880)
(da una recensione del libro di David Kertzer "The Popes against the Jews").

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